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Il portavoce informa
LA PROVINCIA AVVIA IL PIANO STRATEGICO DELLA CITTÀ METROPOLITANA DI REGGIO CALABRIA 13/10/2015
SANITA', RAFFA A QUINTA COLONNA: "SALVAGUARDARE POLISTENA E RAFFORZARE LE STRUTTURE OSPEDALIERE TERRITORIALI" 22/09/2015
FESTA DI MADONNA, COLLANTE DELLE RADICI DI UNA COMUNITA’ CHE SI ISPIRA AI VALORI CRISTIANI. 12/09/2015
TAGLIO DEI PRESIDI OSPEDALIERI NEL REGGINO, PER IL PRESIDENTE RAFFA CI APPRESTIAMO A VIVERE “UN AUTUNNO CALDO” 09/09/2015
AL VIA 80 TIROCINI FORMATIVI. IL PRESIDENTE RAFFA: “SIAMO SODDISFATTI PER LA NUOVA OPPORTUNITA’ OFFERTA AI SENZA LAVORO” 07/09/2015
AEROPORTO DELLO STRETTO, RAFFA DICE NO ALLA CANCELLAZIONE DEL VOLO REGGIO – LINATE E RIBADSISCE LA DISPONIBILITA’ ALLA NASCITA DELLA SOCIETA’ UNICA PER LA GESTIONE DEGLI SCALI CALABRESI 31/08/2015
AEROPORTO DELLO STRETTO, PARTE IL SERVIZIO DI ELISOCCORSO. IL PRESIDENTE RAFFA: “E’ STATO RAGGIUNTO UN RISULTATO DI GRANDE VALENZA SOCIO-SANITARIA LUNGAMENTE ATTESO DALLA POPOLAZIONE DI REGGIO E DELL’AREA DELLO STRETTO” 21/05/2015
DISSESTO IDROGEOLOGICO DELL’AREA CIMITERIALE DI SANTO STEFANO IN ASPROMONTE, LA PROVINCIA CONCEDE UN CONTRIBUTO DI 10 MILA EURO. IL PRESIDENTE RAFFA E IL SINDACO ZOCCALI SOTTOSCRIVONO UN ACCORDO DI PROGRAMMA 21/05/2015
PRESENTATA LA FASE FINALE DEL PROGETTO “KEEP CALM” SULLA SICUREZZA STRADALE. PER IL PRESIDENTE GIUSEPPE RAFFA: “ANCHE LA SICUREZZA STRADALE FA PARTE DELLA CULTURA E DELLA CIVILTÀ DI UN POPOLO” 21/05/2015
INCONTRO TRA IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA E IL DIRETTORE COMPARTIMENTALE DI POSTE ITALIANE 13/04/2015
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GIUSEPPE RAFFA : <<CONTRO LA ‘NDRANGHETA UN MODELLO DI AMMINISTRAZIONE CHE SIA D’ESEMPIO PER I CITTADINI>>

<<La pastorale della Chiesa sulla ‘ndrangheta è l’ennesimo appello ai calabresi per ribellarsi a un fenomeno, quello mafioso, che ha ridotto in schiavitù gran parte delle nostre comunità. La voce della Conferenza Episcopale Calabra indica un codice etico e comportamentale alla cui osservanza nessuno può e deve sottrarsi: dai singoli cittadini, che spesso trovano nell’antistato risposte ad alcuni loro bisogni, a quanti, istituzioni e politica, sono deputati a rappresentare e soddisfare il bene comune>>. Lo afferma il presidente della Provincia che riprende la pastorale della Chiesa calabrese sulla ‘ndrangheta. <<In una società disgregata, in cui spesso il cittadino sente la lontananza dello Stato, è troppo facile cedere alle tentazioni dell’effimero, di un tenore di vita che solo l’illegalità può garantire rispondendo così alle lusinghe del “maligno”, messaggero di un regno dove non c’è possibilità di salvezza civile. Tutto questo - dice Raffa - riguarda sia i laici sia i cattolici, perché il bene comune non è di esclusiva pertinenza degli uni o degli altri, ma una condizione che aiuta la crescita sociale, culturale ed economica di una società che poggia le sue fondamenta sull’etica umana e sull’ordinamento statale. L’antistato – hanno ragione i vescovi – è anche anti religione che, per noi popolo della Chiesa, significa non tenere conto di importanti principi come la solidarietà, la giustizia sociale, l’eguaglianza, l’umanità che troviamo nel Vangelo.

Al di là dei dogmi ,  dentro di noi, come diceva Kant, c’è una legge morale  che ci indica la strada da seguire.  L’etica, infatti,  è un bagaglio che tutti  noi ci portiamo dietro e che una volta, volontariamente, messo da parte ci esclude dalla Chiesa.  La ‘ndrangheta è fenomeno inumano, sanguinario, illegale  che preclude qualsiasi futuro alla vecchie come alle nuove generazioni  e ci riporta alla condizione hobbesiana di “ guerra di tutti contro tutti”.  Non è possibile  che  quanti sono deputati a garantire l’applicazione delle norme  giuridiche e amministrare la giustizia in nome del popolo continuino ad essere al centro di minacce che di fatto impongono misure di protezione che limitano  la libertà personale. A loro vanno la nostra solidarietà e il nostro  grazie,  perché  aiutano la società ad essere più libera e meno conflittuale.Il messaggio dei vescovi  calabresi  - termina il  Presidente della Provincia di Reggio Calabria  - non può trovare un contesto socio- politico refrattario. A questo punto le istituzioni locali e la politica hanno un compito importante: costruire attorno al messaggio della CEC un modello di amministrazione che sia d’esempio ai cittadini, perché  tutti assieme  dobbiamo costruire una società migliore e, soprattutto, depurata dalla ‘ndrangheta>>.

a.l./

 

 

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