Gli ospiti del Ce.Re.So. nominati "Ambasciatori dello Sport Educativo"
L’incontro è stato particolarmente significativo, soprattutto perché questi giovani hanno dimostrato un nuovo modo di concepire lo sport, svincolato da logiche economiche e di profitto. Durante la manifestazione, svoltasi nella biblioteca della Provincia e che ha registrato anche la partecipazione del vicepresidente Giovanni Verduci, si è parlato dell’avvio di una vera e propria rivoluzione culturale in grado di mettere al centro del nostro vivere civile l’educazione e le relazioni umane.
Nel salutare i protagonisti dell’esperienza, il Presidente Raffa ha esaltato la voglia di riscatto di questi giovani. “L’iniziativa – ha detto rivolto ai presenti - è di grande valenza sociale. Lo sport, infatti, è aggregazione, rispetto delle regole e, soprattutto, voglia di riscatto che si manifesta in ognuno di voi. E nel condividere questa giornata vi affidiamo un messaggio positivo, che trae origine dalla vostra volontà di essere protagonisti attivi della nostra società”.
Per don Piero Catalano, grazie allo sport, i ragazzi del centro Ce.Re.So, hanno la possibilità di avere un rapporto con l’esterno che non li fa sentire soli, isolati, giudicati. “Attraverso esperienze come questa - ha ripetuto don Piero Catalano - viene favorito il recupero di quei valori che la droga e le varie dipendenze hanno distrutto”.
Il progetto che è durato fino allo scorso mese di maggio, per Paolo Cicciù, presidente del CSI, ha l’obiettivo di “lanciare la figura di ambasciatore dello sport educativo. Che vede impegnate persone alle prese con tanti problemi – di tossicodipendenza, di detenzione e di alcolismo – che, grazie allo sport, riescono a riscoprire il valore dello stare assieme, della condivisone, della legalità”.
Il vicepresidente Giovanni Verduci, da parte sua, ha sottolineato il “grande e importante lavoro di don Piero Catalano e dei suoi educatori, impegnati nel recupero di tanti giovani che nel loro percorso di vita, a causa della droga, hanno momentaneamente smarrito la strada maestra”.
a.l./