PRESUNTO INCHINO DELLA MADONNA ALLA CASA DI UN PRESUNTO BOSS. GIUSEPPE RAFFA: “ NON TOGLIAMO A QUESTA TERRA ANCHE LA SPERANZA E GLI STRUMENTI CHE RAFFORZANO LA FEDE E LE RADICI CRISTIANE”
Chiesa e Stato, ognuno nel proprio ambito di competenze, devono collaborare per bonificare quelle comunità in cui, a volte, sacro e profano appaiono la stessa cosa. Entrambe le istituzioni hanno come obiettivo il bene comune e la giustizia sociale. Gli strumenti esistono, vanno solo utilizzati al meglio: legge e Vangelo non sono in antitesi. Il messaggio di Cassano allo Ionio di Papa Francesco, la scomunica agli ‘ndranghetisti, oltre che un significato etico ha anche un grande valore legale. E se l’obiettivo è comune, allora ci chiediamo perché alcuni rappresentanti delle istituzioni, della stampa, della cosiddetta società civile, di alcune forze politiche alimentano certi sospetti e contribuiscono ad offuscare l’immagine di una terra fragile socialmente e alle prese con i suoi atavici mali, primi fra tutti disoccupazione e sottosviluppo? Occorrono cautela, realismo, responsabilità che ci aiutino a capire i fenomeni e non assumere decisioni semplicistiche e affrettate come la sospensione delle processioni di un’intera diocesi. Non togliamo a questa terra anche la speranza e gli strumenti che rafforzano la fede e le radici cristiane che sono il collante contro il relativismo e la disgregazione sociale. La religiosità dell’uomo è cosa diversa dalla fede che tuttavia s’incontrano nei riti della pietà popolare. La qualcosa è avvenuta anche ad Oppido Mamertina, così come a San Procopio: due centri dove, in prevalenza, abitano e operano persone perbene che non meritano, assolutamente, di essere sospettate di comportamenti ostili alla legge e alla morale. Dopo il clamore mediatico è difficile dimostrare il contrario, anche se tutto dovesse ridursi a un semplice equivoco. E soprattutto chi restituirà ai cittadini onesti di Oppido Mamertina, ma anche a quelli di altri centri calabresi, quell’onore messo in dubbio dalle analisi affrettate di quanti continuano nel tentativo - amplificato dai giornali, tv, Facebook e Twitter – di espropriare dalla fede intere comunità già duramente provate dalla politica di spoliazione del territorio portata avanti dal Governo centrale in nome della politica del rigore.
Giuseppe Raffa
a.l./