Sul sistema dei rifiuti il Presidente Raffa non esclude il ricorso ad una legge di iniziativa popolare
Lo afferma in una nota il Presidente della Provincia di Reggio Calabria. Per Giuseppe Raffa “appare fuori di ogni logica predisporre una black list dei comuni morosi, anche alla luce del fallimento della pregressa politica commissariale. Siamo di fronte ad una vera e propria forzatura che, assolutamente, non tiene conto delle esigenze del territorio che, in caso di pignoramento dei finanziamenti, si troverebbe di fronte a un peggioramento qualitativo e quantitativo dei servizi pubblici. Non è ipotizzabile accettare alcun diktat: personalmente lo respingo con forza, perché mi sento vicino ai sindaci con i quali, da sempre, ho condiviso preccupazioni e aspettative. Sulla vicenda – dice ancora il Presidente della Provincia di Reggio -, in un recente passato, ho sollecitato l’UPI regionale ad assumere iniziative tese ad avviare una concertazione con la Regione non solo per sanare il contenzioso, ma anche per migliorare il sistema di smaltimento dei rifiuti che ci penalizza rispetto ad altre regioni, nostre concorrenti nel comparto dell’industria turistica. La mia richiesta,purtroppo, a tutt’oggi, non è stata presa in considerazione. Ma non per questo mi arrendo. Sulla base dell’ esperienza che da due anni porto avanti nel settore dei rifiuti, peraltro condivisa dalla grande maggioranza dei sindaci della provincia di Reggio Calabria ( e da altri enti territoriali), l’Amministrazione che presiedo si farà promotrice di un progetto complessivo in ambito provinciale, puntando in modo esclusivo sulla raccolta differenziata. Una proposta, questa - conclude Raffa -, che sarà portata all’attenzione dell’Assessorato regionale all’Ambiente con l’intento di avere, finalmente, riconosciute le legittime aspettative dei sindaci, delle organizzazioni sindacali e dei cittadini. Qualora quest’ultimo tentativo non dovesse ricevere risposte adeguate mi farò promotore dell’avvio delle procedure per una legge di iniziativa popolare. Un atto di democrazia diretta che, sono certo, metterà il legislatore di fronte alle proprie responsabilità con l’auspicio di cancellare errori passati e trasformare così il settore dei rifiuti da ‘pozzo di san Patrizio’ a sistema produttivo e occupazionale in grado di portare una boccata d’ossigeno all’asfittica economia dei nostri territori e ad una nuova prospettiva di sviluppo”.
a.l.